giovedì 11 giugno 2015

LA COMMEDIA EROTICA TIROLESE - I LEDERHOSEN FILM



Italia. Anni 70'. L'avvento della rivoluzione sessuale porta un'aria di rinnovamento nel cinema italiano. Stiamo parlando di quei film che tutti hanno visto almeno una volta nella loro vita, chi nei cinema di allora e chi nelle seconde serate su rete 4.

Volete un po' di nomi? Va bene ve li dico, anche se sicuramente ne conoscerete più di me:



"Giovannona Coscialunga" (1973); "Quel gran pezzo dell'Ubalda" (1972); "La Liceale" (1975); "Il vizio di famiglia" (1975); "L'insegnante" (1975); "L'infermiera" (1975); "La poliziotta fa carriera" (1976), solo per citarne alcuni fra gli innumerevoli titoli usciti nell'arco di vent'anni.






Bene. Dopo aver riportato alla vostra memoria a questi film zozzi è ora il momento di sorprendervi con:    

LA COMMEDIA EROTICA TIROLESE!


Ebbene sì, avete letto bene, oltre al nostro caro Belpaese, anche i nostri vicini tedeschi si dilettavano nella realizzazione di queste pellicole vietate ai minori.

Sul finire degli anni Sessanta, si svilupparono in Austria e nella bassa Baviera (nella zona di Monaco soprattutto) quelli che allora erano chiamati Porno Bavaresi. In realtà non erano ciò che oggi definiremmo porno
def. pornografico, anche abbr, porno: che raffigura o descrive esplicitamente atti sessuali 
ma bensì delle dolci commedie, con trame banali e scontate certo, con il pregio però di mostrare giovani e procaci signorine, visibilmente svestite, che chiedevano ripetute performance sessuali agli svariati uomini che entravano nel loro raggio d'azione.

Volete saperne di più?


I Lederhosen film, venivano realizzati a tempo di record (meno di quattro settimane e il film era pronto). Come biasimarli in fondo. In tempo di crisi quello che contava era finire in fretta e mandare il film in sala, sperando di fare il pienone e riempirsi le tasche di quattrini.
L'ambientazione era sempre la stessa, un piccolo villaggio montano circondato dalle magnifiche Alpi tirolesi.




Come tutti i manuali di sceneggiatura insegnano, dopo aver illustrato il mondo ordinario, ecco che accade qualcosa. L'inverno sta arrivando e porta con se anni di fame e morte provocata dagli estranei? No niente del genere. Molto Peggio. Un pullman di donne vogliose (tedesche, svedesi, o venusiane poco importa, basta che siano bionde) ha varcato la soglia dell'hotel, ad attenderle ecco un branco di prostituti maschi, pronti a tutti pur di soddisfarle. I nostri biondi e fusti eroi le provano tutte ma alla fine devono lasciare il posto al loro asso nella manica. Il macho italiano. Non è alto, non è bello e non ha i capelli biondi, ma in quanto a resistenza erettile non lo batte nessuno. 
Alla fine la guerra è vinta. E le donne ritornano oltre la barriera. Almeno fino al prossimo film...

Gli anni Ottanta segnarono la fine della commedia erotica, sia italiana che tedesca, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di ogni escursionista di questi piccoli capolavori trash. 

martedì 9 giugno 2015

INTRODUZIONE AL BLOG






















Ogni giorno, migliaia di blog vengono creati in tutto il mondo. Non mi ricordo precisamente il numero esatto, ma poco importa. Quello che importa adesso è che anche io ho deciso, vuoi per noia, vuoi per necessità, ad aprire un mio blog.

Di cosa parlerò in questo blog?
Beh probabilmente, anzi sicuramente, di cinema, la mia passione e il mio lavoro.

Che tipo di cinema?
Un giorno lessi una frase che diceva più o meno così:
"Apri una pagina a caso di un libro. Leggila. Se ti piace allora vale la pena leggerlo"
 Questa è la mia filosofia. Ovvero parlerò di tutti i film che mi sono piaciuti. Voi direte che è troppo semplice fare critica su qualcosa che piace, che invece bisogna vedere tutto, come fanno i più assidui cinefili. Questa è una giusta osservazione, ma come ho avuto modo di chiarire nella frase sopra citata, è inutile guardare un film che non abbia nulla di artisticamente rilevante (un fotogramma, una sequenza, la fotografia, la recitazione degli attori, l'ambientazione, e via dicendo).

Tempo fa, ho avuto modo di andare al cinema a vedere un film verso il quale non provavo nessun interesse. Avete presente quelle serate in cui siete costretti ad andare a vedere il solito film commerciale perché la vostra compagnia non vuole vedere nient'altro? Ecco una di quelle serate.
Così invece di vedere un film francese della Novelle Vague appena restaurato e proiettato per il cinquantesimo anniversario, sei costretto ad andare a vedere Sex Tape. Una commedia americana solo nelle intenzioni, dal momento che non sono riuscito a trovare nemmeno una battuta degna di nota.



La trama narra la disavventura di due coniugi, Annie (Cameron Diaz) e Jay (Jason Segel), che cercano di riaccendere l'amore coniugale, facendo un film porno, che guardacaso finisce per essere registrato sul serio e, casualmente, inviato a tutti quelli che possiedono un prodotto della mela mangiata.

Non mi tratterò ulteriormente sulla critica di questo film, dal momento che sarebbe troppo semplice e ingiusto infierire più di quanto abbiano già fatto sceneggiatori, regista e attori.
Ma un momento meritevole in questo pessimo film l'ho trovato. Sapete quale? Quando la Diaz e Rob Lowe (apparso in Californication nel ruolo di Eddie Nero) tra un tiro di cocaina e l'altro, ascoltano "Angel of Death" degli Slayer.

Questo solo per dire che non importa guardare tutti i film realizzati e ancora da realizzare, ma trovare qualcosa di significativo in quello che si ha l'occasione di vedere.

P.S: non guardate il film per ascoltare gli Slayer, non ne vale la pena.